Il Richiedente: Gianluigi V. Recupero effettuato da Dany83
Scheda 489 del 21/08/2019 al 22/08/2019 Sono trascorsi 1 giorno 1 ora 33 secondi dalla richiesta alla chiusura.
Lo smarrimento è accaduto il giorno 21/08/2019 nel comune di Otranto (LE) probabilmente intorno alle ore 18:30 L'area di ricerca è stata in acqua marina alta (MAGGIORE di 1MT)
Commento di Gianluigi V.: Sei in acqua, non hai mai portato anelli, bracciali, catenine. Anche l'orologio "ti pesa" al polso, sei fatto così. Ti sei sposato due settimane fa con la ragazza di cui ti sei innamorato da giovane, che ami più di qualsiasi altra cosa al mondo, dopo nove anni e tanto affetto quanto sacrificio e pazienza. Sei felice, il mare di casa è il paradiso. La fede nuova, scintillante, riflette il colore del Sole. Te la togli, abbagliato scruti ogni singolo millimetro delle naturali minuscole sfaccettature del prezioso metallo, controlli se l'acqua salata possa danneggiarla. Te la infili e te la sfili, come fai soddisfatto allo specchio con un abito nuovo che ti calza a pennello ed è in quel preciso istante ti scivola sul fondo sabbioso. La vedi chiaramente, è là, l'acqua è come aria. Prima col piede, ma non la trattieni, poi ti immergi in quel metro e mezzo di cristallo calmissimo e provi a prenderla. Si solleva la sabbia e scompare. Il panico ti assale. Calma, è lì, sai che è li, non ti muovi e rimani pietrificato. Ora la recuperi, è proprio lì. Le mani alla nuca. Ti immergi un altro paio di volte e poi altre dieci. Ogni volta che sposti la sabbia, la nebbia. Non c'è. Piccoli pesci cominciano a mordicchiarti i piedi e sollevi altra sabbia, riesci persino a scrutare piccolissime soglioline che si avvicinano, perfettamente mimetizzate che sollevano altra sabbia. Non c'è più nulla da fare! Rimani in acqua per due ore, fino al tramonto a cercare lievemente col piede di sentire qualcosa. Invano. Arriva il buio. Ormai è persa. La disperazione è l'unica cosa che ti rimane, oltre le mutande da mare. Chiami tua moglie e mortificato le dici che la sua fede è rimasta orfana, spezzata, una sola insignificante metà. Torni a casa affranto. Chiedi aiuto ai parenti, se conoscono qualcuno con un retino, una torcia subacquea, una paletta o un rastrello. Ti deridono e ti dicono di ricomprarla per quello che vale. Il padre di tizio, il fratello di caio, il cugino del cugino l'hanno persa a mare e mai più ritrovata.
E' l'ago in tutti i pagliai del mondo sentenziano. Non capiscono niente. Non comprendono assolutamente. Era la tua fede. C'era il suo nome sopra. Doveva esser con te per sempre, come lei al tuo fianco, proprio sempre. Provi a cercare su Google, il sistema è il metal detector, per tua grande ignoranza sorpreso dal fatto che riesca a trovare anche cose non ferromagnetiche.
Una speranza si accende. Forse il sogno di chi non si vuole rassegnare. Incappi in imede. Prima sul vecchio forum, poi sul nuovo, fatto meglio. Ed ecco una cosa che non ti saresti mai aspettato: sebbene a livello quasi amatoriale, ma con l'evidente energia e forza di volontà di costruire con passione una community di tutto rispetto, ti viene proposto un "servizio di recupero" di oggetti smarriti da parte di privati con l'attrezzatura necessaria. Rapido consulto con chi te ne ha perdonate tante, e addirittura questa, tentar non nuoce, e alle dieci di sera inoltri la richiesta come un bambino di sei anni scrive a Babbo Natale. Continui a leggere le altre "imprese" della zona. Neanche mezzora dopo, il destino nella persona della moglie di tale Mimmo, autore tra l'altro proprio di quei ritrovamenti della zona, ti contatta. E' tutto vero. Ti dice che si può fare, magari anche l'indomani o il giorno dopo, essendo suo marito a lavoro per il turno di notte. L'importante è agire con tempestività, anche se siamo a due ore di macchina di distanza. Vai a letto con un pugnale nel cuore, ma non sei ancora morto, e le parole e le foto degli articoli di giornale inviati per messaggio, alimentano quell'ultima fiammella di speranza. La mattina seguente, sveglio già alle prime luci, ti aggiri per casa stordito dalla paura della ressa dei bagnanti e dei loro ragazzini con maschera e secchiello che si divertono a raccogliere qualsiasi cosa, viva o morta.
Arriva la telefonata, ti precipiti a mare, compatibilmente con i comodi di chi ti deve dare la macchina, altro scettico sangue del tuo sangue. Mimmo è partito presto, per farsi tutti i centotrenta kilometri di statali e litoranea, tra velox e traffico di agosto e con famiglia al seguito, compresa la sua dolcissima e piccolissima figlioletta per unire l'utile al dilettevole come fanno i buoni papà che non rinunciano a stare con i loro figli, dedicando loro tutto il tempo possibile nell'impossibile.
Puoi solo immaginare la forza morale di chi parte per fare un viaggio con una bambina in un posto in cui non è mai stato per soccorrere qualcuno che neanche ha mai visto e che al telefono sembrava un pazzo visionario e farneticante, proprio come l'hanno descritto i suoi familiari. Rimani sbalordito. Il rispetto è totale.
Dopo i doverosi convenevoli e ringraziamenti, anche solo per averti creduto, pochi metri e sei in spiaggia, in quel maledetto tratto di ciottoli sabbia e onde che ricorderai per sempre e che ti ha tolto (forse) il simbolo dell'unica cosa buona che hai fatto nella tua vita. Fortuna che sei "solo" distratto e sfigato di natura, ma Dio la grazia dell'intelletto non te l'ha mai tolta, e la sera prima avevi contato i passi da quella duna con quella insignificante pietrona bianca sopra, a perpendicolo nel punto in cui sei stato punito per la tua spavalderia. Fortuna, o quasi destino, che accanto a te ora hai un cavaliere con la sua spada magica.
Fortuna, o fortuna! Che fortuna!! No, nessuna fortuna. La fede è proprio in quei venti metri quadri di nulla, ma tu non hai mai avuto gli occhi bionici per vederla. Solo chi sa usare bene i suoi strumenti e chi ha fatto tesoro della sua esperienza, tra terra e mare, può trovarla in pochissimi minuti! La gioia è immensa, lo stupore alle stelle. Non sei più maledetto, sei miracolato. Quando chiami subito tua moglie e ti senti dire che se lo sentiva, che non poteva finire così, allora per un lungo minuto rimani con te stesso. Ti chiedi cosa sia successo veramente. Ti chiedi cosa ti abbia insegnato tutta questa storia.
Chi te lo dice è proprio quell'estraneo cavaliere che è diventato il tuo migliore amico, a cui stringi forte la mano in segno di riconoscenza infinita e che premi per il suo giusto merito. Quanto vale quella grande lezione di vita che hai avuto da uno sconosciuto? Quanta responsabilità si trova nel tuo premio?
Mimmo super soddisfatto anche se incredulo, perché il fondo sì, sabbioso, ma pieno di ciottoli con le loro fenditure a far da base. E quanti sub improvvisati, e quanti curiosi, e quanti avidi finti disinteressati, dopotutto si era fatto mezzogiorno in punto. Non era affatto scontato. Il sorriso di sua moglie, la soddisfazione di una promessa mantenuta, di un desiderio esaudito. Il visino divertito della sua bambina. Mimmo ti dice che il merito è tuo, ma non capisci. Non ci credi. E invece il tuo cavaliere ti dice che il merito è tutto tuo, perché a dispetto delle circostanze e di tutti quelli che, seppur propensi al tuo bene, hanno cercato di farti desistere e quasi convinto ad accontentarti di un surrogato di pari misero valore, giacche' queste cose, si sa, capitano spesso, tu ci hai creduto, dice. Ci hai creduto fino in fondo. E aggiunge che lui è solo uno strumento messo sul tuo cammino.
Era destino. Deus vult. Cerca trova. Lui ne ha ri-trovati una decina negli ultimi mesi, nella sua zona. Un maestro nella sua arte. Ora sai qual è il giusto premio per chi ha avuto fiducia. Ora sai quanto vale la fiducia e sta a te ricambiarla. E non puoi che sentirti in pace con tutto ciò che ti circonda quando fai dono della stessa fiducia in ciò che si fa per amore, affetto, passione e per gli altri. Grazie Mimmo, a te e alla tua famiglia. Grazie a imede e alla sua community. Grazie di cuore davvero.
Gianluigi e Laura
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Ti sei sposato due settimane fa con la ragazza di cui ti sei innamorato da giovane, che ami più di qualsiasi altra cosa al mondo, dopo nove anni e tanto affetto quanto sacrificio e pazienza.
Sei felice, il mare di casa è il paradiso. La fede nuova, scintillante, riflette il colore del Sole. Te la togli, abbagliato scruti ogni singolo millimetro delle naturali minuscole sfaccettature del prezioso metallo, controlli se l'acqua salata possa danneggiarla. Te la infili e te la sfili, come fai soddisfatto allo specchio con un abito nuovo che ti calza a pennello ed è in quel preciso istante ti scivola sul fondo sabbioso.
La vedi chiaramente, è là, l'acqua è come aria. Prima col piede, ma non la trattieni, poi ti immergi in quel metro e mezzo di cristallo calmissimo e provi a prenderla.
Si solleva la sabbia e scompare.
Il panico ti assale.
Calma, è lì, sai che è li, non ti muovi e rimani pietrificato. Ora la recuperi, è proprio lì. Le mani alla nuca.
Ti immergi un altro paio di volte e poi altre dieci. Ogni volta che sposti la sabbia, la nebbia.
Non c'è. Piccoli pesci cominciano a mordicchiarti i piedi e sollevi altra sabbia, riesci persino a scrutare piccolissime soglioline che si avvicinano, perfettamente mimetizzate che sollevano altra sabbia.
Non c'è più nulla da fare! Rimani in acqua per due ore, fino al tramonto a cercare lievemente col piede di sentire qualcosa.
Invano. Arriva il buio. Ormai è persa. La disperazione è l'unica cosa che ti rimane, oltre le mutande da mare.
Chiami tua moglie e mortificato le dici che la sua fede è rimasta orfana, spezzata, una sola insignificante metà. Torni a casa affranto.
Chiedi aiuto ai parenti, se conoscono qualcuno con un retino, una torcia subacquea, una paletta o un rastrello.
Ti deridono e ti dicono di ricomprarla per quello che vale. Il padre di tizio, il fratello di caio, il cugino del cugino l'hanno persa a mare e mai più ritrovata.
E' l'ago in tutti i pagliai del mondo sentenziano. Non capiscono niente. Non comprendono assolutamente.
Era la tua fede. C'era il suo nome sopra. Doveva esser con te per sempre, come lei al tuo fianco, proprio sempre.
Provi a cercare su Google, il sistema è il metal detector, per tua grande ignoranza sorpreso dal fatto che riesca a trovare anche cose non ferromagnetiche.
Una speranza si accende. Forse il sogno di chi non si vuole rassegnare.
Incappi in imede. Prima sul vecchio forum, poi sul nuovo, fatto meglio. Ed ecco una cosa che non ti saresti mai aspettato: sebbene a livello quasi amatoriale, ma con l'evidente energia e forza di volontà di costruire con passione una community di tutto rispetto, ti viene proposto un "servizio di recupero" di oggetti smarriti da parte di privati con l'attrezzatura necessaria. Rapido consulto con chi te ne ha perdonate tante, e addirittura questa, tentar non nuoce, e alle dieci di sera inoltri la richiesta come un bambino di sei anni scrive a Babbo Natale. Continui a leggere le altre "imprese" della zona. Neanche mezzora dopo, il destino nella persona della moglie di tale Mimmo, autore tra l'altro proprio di quei ritrovamenti della zona, ti contatta. E' tutto vero. Ti dice che si può fare, magari anche l'indomani o il giorno dopo, essendo suo marito a lavoro per il turno di notte. L'importante è agire con tempestività, anche se siamo a due ore di macchina di distanza. Vai a letto con un pugnale nel cuore, ma non sei ancora morto, e le parole e le foto degli articoli di giornale inviati per messaggio, alimentano quell'ultima fiammella di speranza. La mattina seguente, sveglio già alle prime luci, ti aggiri per casa stordito dalla paura della ressa dei bagnanti e dei loro ragazzini con maschera e secchiello che si divertono a raccogliere qualsiasi cosa, viva o morta.
Arriva la telefonata, ti precipiti a mare, compatibilmente con i comodi di chi ti deve dare la macchina, altro scettico sangue del tuo sangue.
Mimmo è partito presto, per farsi tutti i centotrenta kilometri di statali e litoranea, tra velox e traffico di agosto e con famiglia al seguito, compresa la sua dolcissima e piccolissima figlioletta per unire l'utile al dilettevole come fanno i buoni papà che non rinunciano a stare con i loro figli, dedicando loro tutto il tempo possibile nell'impossibile.
Puoi solo immaginare la forza morale di chi parte per fare un viaggio con una bambina in un posto in cui non è mai stato per soccorrere qualcuno che neanche ha mai visto e che al telefono sembrava un pazzo visionario e farneticante, proprio come l'hanno descritto i suoi familiari. Rimani sbalordito. Il rispetto è totale.
Dopo i doverosi convenevoli e ringraziamenti, anche solo per averti creduto, pochi metri e sei in spiaggia, in quel maledetto tratto di ciottoli sabbia e onde che ricorderai per sempre e che ti ha tolto (forse) il simbolo dell'unica cosa buona che hai fatto nella tua vita.
Fortuna che sei "solo" distratto e sfigato di natura, ma Dio la grazia dell'intelletto non te l'ha mai tolta, e la sera prima avevi contato i passi da quella duna con quella insignificante pietrona bianca sopra, a perpendicolo nel punto in cui sei stato punito per la tua spavalderia.
Fortuna, o quasi destino, che accanto a te ora hai un cavaliere con la sua spada magica.
Fortuna, o fortuna! Che fortuna!! No, nessuna fortuna. La fede è proprio in quei venti metri quadri di nulla, ma tu non hai mai avuto gli occhi bionici per vederla. Solo chi sa usare bene i suoi strumenti e chi ha fatto tesoro della sua esperienza, tra terra e mare, può trovarla in pochissimi minuti!
La gioia è immensa, lo stupore alle stelle. Non sei più maledetto, sei miracolato.
Quando chiami subito tua moglie e ti senti dire che se lo sentiva, che non poteva finire così, allora per un lungo minuto rimani con te stesso.
Ti chiedi cosa sia successo veramente. Ti chiedi cosa ti abbia insegnato tutta questa storia.
Chi te lo dice è proprio quell'estraneo cavaliere che è diventato il tuo migliore amico, a cui stringi forte la mano in segno di riconoscenza infinita e che premi per il suo giusto merito. Quanto vale quella grande lezione di vita che hai avuto da uno sconosciuto? Quanta responsabilità si trova nel tuo premio?
Mimmo super soddisfatto anche se incredulo, perché il fondo sì, sabbioso, ma pieno di ciottoli con le loro fenditure a far da base. E quanti sub improvvisati, e quanti curiosi, e quanti avidi finti disinteressati, dopotutto si era fatto mezzogiorno in punto. Non era affatto scontato.
Il sorriso di sua moglie, la soddisfazione di una promessa mantenuta, di un desiderio esaudito. Il visino divertito della sua bambina.
Mimmo ti dice che il merito è tuo, ma non capisci. Non ci credi. E invece il tuo cavaliere ti dice che il merito è tutto tuo, perché a dispetto delle circostanze e di tutti quelli che, seppur propensi al tuo bene, hanno cercato di farti desistere e quasi convinto ad accontentarti di un surrogato di pari misero valore, giacche' queste cose, si sa, capitano spesso, tu ci hai creduto, dice. Ci hai creduto fino in fondo. E aggiunge che lui è solo uno strumento messo sul tuo cammino.
Era destino. Deus vult. Cerca trova. Lui ne ha ri-trovati una decina negli ultimi mesi, nella sua zona. Un maestro nella sua arte.
Ora sai qual è il giusto premio per chi ha avuto fiducia. Ora sai quanto vale la fiducia e sta a te ricambiarla.
E non puoi che sentirti in pace con tutto ciò che ti circonda quando fai dono della stessa fiducia in ciò che si fa per amore, affetto, passione e per gli altri.
Grazie Mimmo, a te e alla tua famiglia.
Grazie a imede e alla sua community.
Grazie di cuore davvero.
Gianluigi e Laura